Quaderno n.° 9 Geo-grafie

Geo – grafie

Geo – grafia come scrittura della terra: carta, mappa, traccia, rappresentazione, racconto. Ma non solo. Idea, pensiero, concettualizzazione. E anche: viaggio, esplorazione, avventura. E ancora: domanda, immaginazione, progetto, futuro. Utopia. E si potrebbe continuare.
Il Quaderno tenta e suggerisce di esplorare diverse dimensioni della geo-grafia a scuola, chiedendosi come si possa superare un approccio mnemonico-descrittivo-ripetitivo per imboccare decisamente la strada di una didattica attiva-generativa-interrogativa.
L’esperienza del Covid-19 ci ha fatto ri-scoprire lo spazio (e forse anche il tempo). Ci siamo accorti che siamo anche vicinanza, lontananza, distanza, assembramento, isolamento, solitudine, gruppo, relazione, contatto, corpo, anima, cuore. E così la guerra: lontana e vicina, dentro e fuori, vista e allo stesso tempo invisibile, presente e assente. Reale e non solo virtuale.
Un fascio di dimensioni, prospettive, sguardi che la geo-grafia (ma non solo, ovviamente) dovrebbe e potrebbe sperimentare a scuola, coinvolgendo docenti e classi in scoperte sempre più emozionanti e imparanti (che servono per apprendere).
Come deve essere fatta una geo-grafia imparante? Alcune indicazioni si possono trovare nel Quaderno, nelle riflessioni e nelle pratiche in esso documentate.

Le sezioni del Quaderno

In forma di parole s-punti, testi e pretesti per una geografia (im)possibile.
Le interviste un’ esplorazione sulla cartografia e la geografia per la scuola.
I contributi una pluralità di voci, di sguardi, di traguardi.
I materiali didattici percorsi e proposte della scuola per la scuola.
Post it letture e recensioni di libri, siti, musei, film.

La foto della Terra vista dalla Luna, i versi di Gianni Rodari introducono i diversi materiali: altri modi di dire e riscoprire lo spazio.

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