Fa’ crescere il tuo talento

Talentree 2019 - Scuola primaria, IC "Betty Pierrazzo", Noale (VE)

Nessuno si accorge che i bambini hanno bisogno di dare più che di ricevere, ha scritto il pediatra e psicoanalista inglese Donald Woods Winnicott.
Basterebbe prendere sul serio queste parole per rovesciare un bel po’ di cose nella scuola e nei modi correnti con cui noi adulti trattiamo bambine e bambini.
Il problema è che per dare qualcosa di sé c’è bisogno di qualcuno che accetti il dono, accolga ciò che viene offerto e ascolti e mostri in qualche modo di apprezzare quel gesto, quella parola o quello sguardo che ci viene rivolto.
E perché ci sia scambio e apertura, perché nella scuola si vivano, si sperimentino e si assaporino fin da piccoli elementi di democrazia, dobbiamo creare il silenzio e il vuoto necessari a ogni sincero ascolto reciproco.
La parola reciproco, che delinea il tratto distintivo del mestiere dell’educare, viene dalle parole latine  recus e  procus: andare indietro, andare avanti. Prima c’è l’andare indietro, solo dopo l’andare avanti. Senza un nostro passo indietro che ci disponga e permetta un’attenzione piena e aperta verso chi abbiamo di fronte, non c’è alcuna possibilità di incontro.

F. Lorenzoni, I bambini ci guardano, Sellerio